Eh si, perchè il caviale, per chi non lo sapesse, è nato proprio in Italia !
Nel 1491, Leonardo da Vinci trovò sulle rive del fiume Ticino alcune strane ‘perle nere’ che regalò a Beatrice d’Este.
Erano uova di storione e, ovviamente, la conquistò all’istante. 😉
Chissà cosa avrebbe pensato Leonardo da Vinci se avesse saputo che negli anni duemila un quarto del caviale viene prodotto in Italia.
Precisamente nella “terra del riso”, la Lomellina.
Già, incredibile a dirsi, ma fino agli anni 70 il Ticino era pieno di storioni !
Il padre di Sergio Giovannini, oggi presidente di Ars Italica Calvisius e amministratore della Storione Ticino di Cassolnovo insieme al fratello John, riuscì a salvare ed allevare gli ultimi esemplari selvatici.
Praticamente discendenti da quelli che ‘donarono’ le perle a Leonardo 😉Nel 1999 le famiglie Giovannini e Mandelli si specializzarono nell’acquacoltura nel Parco del Ticino allevando storioni e producendo il caviale ottenuto dalla lavorazione delle loro uova.
Una scelta coraggiosa. Il risultato ? Un allevamento che, oggi, è tra i più importanti al mondo !
E se pensate che per arrivare alla produzione del caviale servono almeno dieci anni e che ogni femmina produce uova solo una volta nella vita, capite quanta fatica e attenzione c’è dietro alle ‘golose lattine’ che siamo soliti ammirare sulle tavole più preziose.Oggi, l’allevamento di Cassolnovo conta più di 150mila esemplari di oltre 15 annate differenti.
Quattro le specie allevate: lo storione russo Oscietra (che rappresenta l’80% della produzione), lo storione stellato, lo storione sterleto e il cobice o dell’Adriatico), autoctono delle acque italiane ( quello di Leonardo, per intenderci 😉 ).
La vendita di tutti e quattro i tipi di caviale è gestita in esclusiva da Italian Caviar srl, società del gruppo Agroittica Lombarda.
Il 90% della produzione viene esportato in Francia, Stati Uniti e Giappone; il resto, lo gustiamo noi !
L’ azienda ha ottenuto negli anni la certificazione «Friend of the sea» e il marchio «Parco del Ticino produzione controllata».
Oggi, figura tra i soci fondatori del Consorzio Produttori Agricoli Parco del Ticino, una rete di imprenditori agricoli e zootecnici che trasformano a chilometro zero quanto prodotto in azienda.
Prossimo obiettivo ? Il lancio di carne fresca e affumicata di storione, progetto a cui Sergio sta lavorando da mesi.
Avendo avuto l’onore di assaggiare alcuni prototipi in anteprima, posso assicurarvi che sarà un altro grande successo !
Ma lo volete qualche consiglio per gustare al meglio il caviale ??
Intanto, tenete presente che il caviale va assaporato in purezza, freddo ma non gelato, meglio se su un fondo di ghiaccio tritato.
Evitate il contatto con qualsiasi metallo, ne altererebbe il sapore.
Utilizzate posate in osso o madreperla, come quelli che trovate nei cofanetti regalo di Ars Italica Caviar.Il caviale viene servito spesso come aperitivo su blinis ( sfoglia lievitata) oppure semplice pane tostato con un velo di burro.
Ma se volete stupire i vostri ospiti, vi svelo una sfiziosa ricetta ( ma che resti tra noi 😉 )
Tagliate a metà una patata cotta al vapore ( si, avete capito bene;)) e quando è ancora tiepida scavate al centro un piccolo foro e riempitelo con le uova di caviale.
Non ci credete ?? Sarà una gustosa scoperta !
E mi raccomando, fatemi sapere ! 😉 (r.c.)